I nostri amati Incubus, si sa, ci hanno sempre trattati bene: sappiamo tutti come si comportano con noi fans, sono sempre disponibili ed aperti, ma penso che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe successo durante il loro passaggio su suolo italiano nel corso del tour europeo del 2012, che li vide esibirsi a Roma ed a Vigevano. Questi sono i racconti di alcuni degli Incufans che hanno assistito ai concerti, ma anche di coloro che hanno partecipato al DJ Set di Kilmore presso il Circolo degli Illuminati di Roma ed hanno avuto la fortuna di intrattenersi con loro. Enjoy!



Se dovessi scegliere tre parole per descrivere quei quattro giorni passati in compagnia della band della mia vita e dei ragazzi della comunità di INCUBUS ITALIA direi:

  1. INCREDIBILI
  2. ASSURDI
  3. CALDISSIMI


A partire dal dj set di Kilmore a finire con il concerto di Vigevano, non c’è stato momento che non sia stato epico…le lunghe attese sotto il sole cocente hanno ripagato l’emozione di incontrare da vicino i nostri beniamini che hanno dimostrato di voler molto bene ai fans italiani. C’è qualcosa che ancora non è stato detto di quei giorni? Sono passati due anni da quei pazzi giorni in trasferta lungo lo stivale, quattro giorni intensi in cui ho avuto modo di conoscere meglio alcuni di voi e condividere insieme delle emozioni fortissime. Raccontare di nuovo tutto sarebbe lungo e non originale, ma ci sono dei momenti che non scorderò mai: il tormentone #sulemanidai, Germano che mi prende per un braccio urlando come un pazzo che era arrivato Ben al Circolo degli Illuminati, Germano che alle 4 di notte mi prende da parte per darmi un pacchettino regalo, Ben ubriaco e fumato che ci invita a cena per la sera dopo e ci dice in che albergo alloggiano, Kilmore che tira delle canzoni bomba da paura durante il dj set, i balli sfrenati, i disegni sul telo svaccati sul marciapiede vicino all’osteria dove stava cenando la band, i giri in vespa di Ben, i discorsi filosofici di Fil a Brandon, le liti con la security del Rock in Roma, la corsa disperata di Valeria Cessari per il meet and greet, io che fotografo cantando a squarciagola Pardon me, Kilmore sul palco con la canotta che gli avevamo regalato, i saluti strappalacrime alla stazione Termini, la ricerca disperata del B&B fantasma di Vigevano, Stefano e Samuele che raccontano di aver incontrato i FIN al bagno dell’autogrill, le zanzare di Vigevano, il Chinotto a fiumi, Ben con la maglietta dell’Italia addosso si batte il cuore in petto e ci indica, le chiacchiere con i Fin fuori dal Castello, i saluti strappalacrime alla stazione di Milano. Non vedo l’ora di poter di nuovo organizzare un tour del genere! Chissà, spero presto!

- Valentina the boss

 



"They were the longest nights of my life"

Descrivere la tre giorni romana che ho vissuto in compagnia dei miei Incufriends non è impresa facile: partendo da quel sabato pomeriggio dove ci incontrammo di fronte al Circolo degli Illuminati, sperando che Kilmore arrivasse per fare il soundcheck, la cosa si è trasformata in una esperienza corale, vissuta da tutti noi con identica gioia.
Personalmente sono tanti i momenti che ricorderò per sempre: la cena al ristorante cinese di via Ostiense, dove nacque il tormentone della pukkiakka; l'andare a sbattere contro Ben ( il mio componente preferito della band, per chi non lo sapesse) all'interno del locale, aspettare quei pochi secondi che il cervello realizzasse quello che stava succedendo, salutarlo, abbracciarlo e poi correre ad avvertire gli altri, quasi sollevando di peso Valentina per portarla da loro; lo splendido DJ Set di DJ Kilmore;  il cd di Jeff Buckley dato con mani tremanti; Ben che ci invita a vedere la partita della sera successiva con loro, spiegandoci dove alloggiavano lui e la band, e il "Soooo tomorrow" di Fil; il tiramisù di Pompi; Ben che scende dall'albergo e viene a salutarci, ci indica il posto dove avrebbero cenato e la successiva vana lotta per cercare di entrare al ristorante; l'Italia che vince ai rigori contro l'inghilterra e Ben che ci dice che avrebbe indossato la maglia della nostra nazionale durante il concerto; la successiva chiacchierata con lui, Kilmore e Brandon fuori dal ristorante mentre Jose e Mike se la filavano alla grande; io e Ben che parliamo di moto e vespe e Kilmore che mi chiede se mi era piaciuto il DJ Set della sera prima; il giro a Trastevere e l'incontro con il mago Guarda; il caldo assurdo patito durante l'attesa dell'apertura dei cancelli e poi in mezzo alla folla; chinotto come se piovesse; le milfone ubriache che infastidivano chiunque capitasse a tiro; la gioia infinita nell'ascoltare "Sick Sad Little World" Live; io in trance agonistica post concerto, che sembravo tutto fatto; la lunga chiacchierata con i ragazzi dei fIN, persone squisite, interrotta solo dal personale burino del Rock in Roma, che ci cacciò in malo modo; alzarsi di nuovo alle sei di mattina solo per andare a salutare i ragazzi in partenza per Vigevano dopo essere andato a dormire alle 3:30.

Potrei dire altre mille cose tanti sono i particolari che ricordo, ma mi fermo qui. In quei giorni ho stretto nuove amicizie, ho trovato l'amore ed ho visto cose che mi hanno fatto apprezzare ancor di più gli Incubus, come band e come persone! Ero talmente carico, talmente fatto di "stare bene" che ho dormito si e no nove ore in quattro giorni, ma cavolo se ne è valsa la pena...non vedo l'ora di rifarlo!

- Germano Fiorini
 



"There's something about the look in your eyes Something I noticed when the light was just right [...] Theres something about the way you move I see your mouth in slow motion when you sing" Questo è l'esatto fermo immagine che ho del concerto di Vigevano, il primo live degli Incubus a cui sono riuscita finalmente ad assistere. Non immaginavo di potere essere così vicino al palco, di poterli vedere e sentire così da vicino, la conferma che la voce di Brandon e la musica del gruppo non deludesse le aspettative rispetto all'ascolto su cd, e poi la brezza estiva, il cielo stellato, il castello che amplificava il tutto... Insomma, felicità allo stato puro. Tolta l'immagine poetica - inutile essere ipocrita - i fiotti di bava nel constatare che quel gran bel pezzo di figliolo del nostro Brandon è ancora più figo dal vivo, santo cielo, da svenire, meno male che c'erano le transenne... Infine, ma non di minore importanza, cercando in fb dopo il concerto ho scoperto questo fantastico gruppo e i miei nuovi incufriends, accomunati tutti dalla stessa passione, che non è poco.

- Laura Ciao

 



A giugno 2012 fa vivevo in Spagna, da qualche mese. Ero in una situazione strana e triste ed ero anche un pò depressa, ma con questa nuova band scoperta da meno di un anno mi rilassavo nei momenti di crisi e nella mia estrema solitudine mettevo su Make Yourself e riuscivo a sentirmi meglio. Mi hanno accompagnato nei miei lunghi e tristi viaggi in metro e in treno da casa fino al posto in cui lavoravo, in quella caldissima estate spagnola. Quando ho scoperto che sarebbero venuti a Roma, ho subito comprato un biglietto aereo senza pensare ad esempio che non avevo quasi più un soldo e che probabilmente avrei dovuto chiederne ai miei genitori, ma non mi importava. Ho comprato il biglietto fast track che mi avrebbe garantito la prima fila e il giorno del concerto sono andata insieme a quello che allora era il mio ex ragazzo, che non conosceva molto degli Incubus ma era l'unica persona con cui sarei potuta andare. Non conoscevo e non conosco tuttora NESSUN altro fan degli Incubus :D intendo di persona, ovviamente. Dalle 2 di pomeriggio ci siamo messi in fila fuori all'Ippodromo e prima dell'apertura dei cancelli io sono fuggita nella fila dei fast track dove c'erano soltanto altre 4 ragazze XD quando ci hanno fatte entrare per prime ci siamo messe a correre verso il palco suscitando lo stupore dei tizi della sicurezza che ci hanno chiesto "Ma perché correte?", dal momento che l'intero ippodromo era vuoto. Ma non si sa mai! :D
Mi sono piazzata nella prima fila al centro esatto del palco e mi sono appiccicata alla transenna. Quando è entrato il resto del pubblico il mio ex mi ha raggiunta scavalcando altre persone e dopo un pò il concerto è iniziato. Il gruppo spalla, i Fin, ci hanno fatti scaldare un pò e ci hanno fatto dimenticare il caldo e la stanchezza, ma uff non mi importava di loro u.u non ho ricordi del momento precedente all'inizio del vero e proprio concerto, ricordo solo che a un certo punto ho visto entrare sul palco Kilmore, Mike, Ben e Jose e dopo un pò (credo?) anche Brandon. Ero così esaltata che ho cominciato a ridere istericamente, finché non è partita Nice to Know You. Eravamo tutti super carichi e abbiamo cantato tutta la canzone insieme a Brandon dall'inizio alla fine, ho ancora i brividi a pensarci. Avevo il terrore che suonassero canzoni di cui non sapevo il testo, non conoscendo ancora a menadito tutti gli album, e infatti a un certo punto hanno fatto A Crow Left of the Murder -.- sono andata in paranoia e cercavo di non guardare Brandon per non fargli capire che non sapevo la canzone - sto ridendo da sola al solo ricordo.
Un altro momento che ricordo è quando hanno suonato In the Company of Wolves. E' stato ipnotico, se prima quel pezzo non mi faceva impazzire dopo quel momento è diventato speciale. Mi ricordo che ho guardato verso destra e ho visto un ragazzo che la cantava con gli occhi chiusi, totalmente rapito...
A fine concerto una bacchetta lanciata da José mi ha sfiorato ma poi è stata acchiappata da qualcun altro XD la seconda bacchetta è finita prima delle transenne e un gruppo di gente ha pregato la tizia della sicurezza di prenderla...per solidarietà la bacchetta è stata spezzata in due e così l'hanno presa due persone u.u E comunque sembrava che il tutto fosse durato cinque minuti, e avrei voluto di più. Per recuperare siamo andati a comprarci due magliette e poi ci siamo appostati insieme a un'altra ventina di persone fuori ai cancelli sperando in un'apparizione della band. Dopo mezz'oretta stavamo per andarcene e siamo saliti in macchina, ma abbiamo notato un corricorri di gente verso i cancelli, siamo usciti e abbiamo visto José con in mano due banane e un bicchiere di carta con del tè. Non dimenticherò mai questa immagine XD ero esilarata. Mi ha firmato un autografo per primo. Dopo un pò sono apparsi a scaglioni anche gli altri della band, per ultimo Brandon, e piano piano ho recuperato autografi da tutti e cinque, ringraziandoli e ricevendo come risposta "you're very welcome" da ognuno. Ero super in imbarazzo come lo si è sempre in queste situazioni ma sono riuscita a chiedere una foto con Brandon. La foto me l'ha fatta una ragazza che non conoscevo, con la sua macchinetta fotografica, dato che noi non avevamo aggeggi fotografici... Poi le ho chiesto di aggiungerci su fb ma boh, la tizia è sparita :( e così non ho mai visto la mia foto con Brandon... Ma va bene! E' stato bellissimo e li ho amati sempre di più da quel momento. Sono speciali e probabilmente non smetteranno mai di esserlo. Oddio, ho scritto troppo, taglio qui! Pochi dettagli, lo so, ma tendo a dimenticare i concerti per le troppe emozioni che si concentrano XD il mio cervello non le supporta.
Vi amo tutti Incubini <3

- Chiara Boyd
 



Sono passati già due anni dalla tre giorni di gloria con i nostri beneamati Incubus. Due anni sono un sacco di tempo, ma il ricordo resta sempre vivido. Incontrare ancora oggi gente che c'era al concerto di Roma che ti dice "Ma tu sei stato con loro anche i giorni prima del concerto vero?" e guardare i loro volti come se pensassero che io abbia toccato chissà quale reliquia mi fanno capire come sono stato veramente fortunato a vivere un'esperienza del genere e come sono stato fortunato a condividerla con una famiglia come la nostra. E Ben ovviamente è lo zio d'America che viene e ti rallegra tutto. Da quel giorno tutto è cambiato, ora siamo tutti più vicini, ci vogliamo tutti più bene, e questa è una bellissima cosa che mi riempie d'orgoglio e gioia. Non ho molto da dire su quei due giorni visto le parole spese in questi due anni, però sappiate una cosa: non sono giorni che si dimenticano. E questo vale proprio tanto. E non vedo l'ora di ripetere un'esperienza del genere! Love and Light! Chinotto e Pukkiakka!

- Paolo La Montagna

 



Ciao!!! Vigevano o VigevAno dipende dagli accenti!!! Ho tre ricordi di quel concerto. Il primo è quello di averlo vussuto tutto in seconda fila e non mi era mai successo. Il secondo riguarda il day after... essere arrivata al lavoro tardi con sgridata annessa perché individuato l' albergo dove sono stati ho sperato di poterli incontrare invece ho solo scoperto che erano già andati via.  E il terzo ma non meno importante è che ho conosciuto di persona tanti di voi!!!
Un abbraccio Marta

- Marta Gallazzi


 

Di seguito potete visionare le gallery dei quattro splendidi giorni che abbiamo passato tra di noi ed in compagnia della band!

Love & Light!



{phocagallery view=categories|imagecategories=1|imagecategoriessize=7|hidecategories=1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,44}

Cerca nel sito

Segui Incubus Italia

Segui la Band

Seguici su Twitter

JSN Epic is designed by JoomlaShine.com