Bentrovati Incufriends. Vi presentiamo la traduzione della breve intervista che Brandon ha rilasciato al sito Music & Mayhem, dove ha parlato del video di Lady Black, dei Sons of the Sea e del suo futuro artistico. Buona lettura!
I Sons of the Sea hanno appena pubblicato un nuovo video musicale, stavolta dedicato al brano Lady Black, diretto da Brantley Gutierrez e dove Brandon Boyd stavolta è affiancato dalla modella Lauren Marie Young.
Il video inizia con Boyd che vagabonda per il deserto, coperto da un velo nero, e che all’improvviso scopre un portale. Dall’altro lato c’è lei, la ‘Lady black’ che dà il titolo alla canzone, incarnazione di tutto quello che lui stava cercando nell’universo. La Young, interpellata a proposito del suo ruolo nel video, ha detto: “Adoro essere l’energia di ‘Lady Black’. L’apice di tutto è stato quando ci siamo messi i costumi di scena, sembrava come se vivessimo su Marte”. La location, situata a un paio di ore da Los Angeles, conferisce al video un’aria particolare, quasi extraterrestre.
Durante il periodo di pausa dagli Incubus Brandon è stato molto impegnato con i suoi progetti artistici. Siamo comunque riusciti a raggiungerlo ed a fargli alcune domande sui Sons of the Sea e sul suo futuro artistico.
Music & Mayem: il progetto Sons of the Sea è qualcosa su cui stavi lavorando da molto tempo oppure è stata un’idea nata durante la pausa che tu e gli altri vi siete presi?
Brandon Boyd: la nascita di Sons of the Sea è stata una reazione spontanea alla pausa indefinita che noi e gli altri avevamo deciso di prenderci dagli Incubus. C’era una parte di me che era eccitatissima all’idea di stare a casa a pitturare e fare surf tutto il giorno, ma dopo solo due settimane ero praticamente stracarico di idee per nuove canzoni ed avevo bisogno di un posto dove metterle. Contemporaneamente accadde che Brendan O’Brien aveva del tempo libero tra un disco e l’altro, e così decidemmo di dare forma alle “minacce” di scrivere canzoni insieme.
M&M: hai in programma qualche concerto con i Sons of the Sea nell’immediato futuro?
BB: ad inizio anno abbiamo fatto una serie di concerti negli States, e sono stati un vero successo! È stata una nuova e divertente esperienza, e i presenti sembrano aver gradito molto la direzione artistica che abbiamo voluto dare al nostro progetto. Mi piacerebbe moltissimo fare delle altre date, ma l’essere un progetto indipendente presenta una serie di limitazioni logistiche. Quello di cui avrei bisogno al momento sarebbe un finanziatore che mi aiuterebbe ad organizzarle.
M&M: dove e quando è stato girato il video di Lady Black?
BB: l’abbiamo girato in un posto a due ore di distanza da Los Angeles, una location molto figa che mi dava l’idea di essere una base lunare. Una base lunare costruita da uno spacciatore di droga in realtà. Il secondo giorno ci siamo invece spostati alle Dune Dumont, sempre in California.
M&M: c’era un tema o una visione che tu e la produzione volevate mostrare? E perché?
BB: io e Brantley Gutierrez (il regista) abbiamo girato alcuni video insieme e di solito non abbiamo proprio un’idea precisa di quello che vorremmo inserire nel progetto su cui stiamo lavorando. Di solito partiamo con un abbozzo di idea, che di solito viene totalmente stravolta da un magico intervento spontaneo che accade mentre giriamo. È successo anche stavolta. Il livello di bellezze mozzafiato che avevamo davanti a noi, inoltre, ha contribuito a rendere le cose molto più facili.
M&M: cosa c’è nel futuro di Brandon Boyd, dei Sons of the Sea o in uno dei tuoi altri progetti musicali ed artistici?
BB: mi sto preparando per alcuni show artistici per pubblicizzare il mio nuovo libro So the Echo, molto probabilmente in Europa e dintorni. Con gli Incubus stiamo già scrivendo nuovo materiale e forse i Sons of the Sea impressioneranno così tanto qualcuno che ci inviteranno per un tour a bordo di uno Yacht in giro per il Mediterraneo.
Fonte: articolo originale